INTERNATIONAL ADOPTIONS. ROUTE TO THE TESTING OF A NEW SERVICE
INTERNATIONAL ADOPTIONS. ROUTE TO THE TESTING OF A NEW SERVICE
In Palermo in the last seven years the children are taken abroad 277
(March 4, 2009) - The year 2008 saw an increase of international 16.3% compared to the estimated percentage in 2007.
A growing increase in the Italian families that discouraged by bureaucracy Italian law relating to adoption, they decided to turn to international bodies.
Estimates made in Sicily have recently identified a growth of adoptions of children coming from Eastern Europe.
The first half of 2008 has 87 adoptions on Sicily, of which only one adopting a child of an African and an Asian child, thirteen coming from Latin America and the remaining seventy-two respectively by Poland, Ukraine, Romania, Hungary, Czech Republic and Albania.
In Palermo in the last seven years the children adopted abroad are now about 277, respectively, from January 2000 to 30 June 2008.
But often the families are convinced, after bureaucracy, to have finally set aside all the obstacles, but it is not because the reception, within a family, a child is a very important and delicate propaedeutic the establishment of the link established between parents and children. This becomes even more difficult if the couple has to address the cultural difference. Thus, international adoptions often deploy a sad epilogue. In fact, in 10% of cases the family is forced to return the child.
The City of Palermo, critically analyzed this data, so decided to set up starting from 9 March 2009 a service of preventing "adoptive failure."
In collaboration with the operational unit adoptions of Service Psychology dell'Ausl 6, the unit adoptions of Social Service of the municipality will make available free of charge to these families, psychologists, volunteers, interns and social workers that help in the management of problems that will arise later in the reception house of the child.
Operators will provide all necessary information relating to a school, the educational model to be pursued, the management of crisis or misunderstandings that may arise from the outset of the relationship.
The initiative presented last March 2 to Maternal, saw the intervention of the Director General dell'Ausl 6 Salvatore Iacolino, which highlighted the innovative service, informing that the inclusion of children adopted abroad, all 'internal health of the adoptive families residing in the territory of competence dell'Ausl 6, will henceforth be an easy and immediate.
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ADOZIONI INTERNAZIONALI. AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DI UN NUOVO SERVIZIO
A Palermo negli ultimi sette anni i bambini adottati all’estero sono 277
(4 Marzo 2009) - Il 2008 ha visto un incremento dell’adozione internazionale del 16,3% rispetto alla percentuale stimata nel 2007.
Sono sempre più in aumento le famiglie italiane che sfiduciate dalla burocrazia italiana vigente in materia d’adozione, decidono di rivolgersi agli organismi internazionali.
Le stime effettuate ultimamente in Sicilia hanno individuato una crescita di adozioni di bambini provenienti dall’Europa dell’Est.
Il primo semestre del 2008 conta 87 adozioni sul territorio siciliano, di cui una sola adozione di un bambino africano e una di un bambino asiatico, tredici provenienti dall’America Latina e i restanti settantadue, rispettivamente dalla Polonia, Ucraina, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca ed Albania.
A Palermo negli ultimi sette anni i bambini adottati all’estero sono ormai circa 277, rispettivamente da gennaio 2000 al 30 giugno 2008.
Spesso però le famiglie si convincono, a conclusione dell’iter burocratico, di aver accantonato definitivamente tutti gli ostacoli, ma non è così perché l’accoglienza, all’interno di un nucleo familiare, di un bambino rappresenta una fase molto importante e delicata, propedeutica alla costituzione del legame indissolubile che si stabilisce tra genitori e figli. Quest'ultimo diventa ancora più difficile se la coppia si trova a dover affrontare anche la differenza culturale. Accade così che le adozioni internazionali molto spesso dispiegano un triste epilogo. Infatti, nel 10% dei casi la famiglia si trova costretta a restituire il minore.
Il Comune di Palermo, analizzato questo dato critico, ha deciso così di istituire a partire dal 9 marzo 2009 un servizio di prevenzione del “fallimento adottivo”.
In collaborazione con l’Unità operativa adozioni del Servizio di Psicologia dell’Ausl 6, l’Unità organizzativa adozioni del Servizio sociale del comune metterà gratuitamente a disposizione di queste famiglie, psicologi, volontari, tirocinanti e assistenti sociali, che le aiuteranno nella gestione dei problemi che si porranno successivamente all’accoglienza in casa del bambino.
Gli operatori forniranno tutte le informazioni necessarie, relative all’inserimento a scuola, al modello educativo da portare avanti, alla gestione delle incomprensioni o delle crisi che si possono presentare sin dall’inizio del rapporto.
L’iniziativa presentata lo scorso 2 marzo all’Aiuto Materno, ha visto l’intervento del Direttore Generale dell’Ausl 6 Salvatore Iacolino, che ha evidenziato l'innovatività il servizio, informando che l’inserimento dei bambini adottati all’estero, all’interno del libretto sanitario delle famiglie adottive residenti nel territorio di competenza dell’Ausl 6, rappresenterà d'ora in poi un procedimento facile ed immediato.
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