exposing the dark side of adoption
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Guatemalan mothers protest in front of the U.S.

public

Guatemalan mothers protest in front of the U.S.

A group of Guatemalan mothers have made a picket in front the U.S. embassy in the capital, to demand the return of their daughters given up for adoption in illegally to U.S. households.

Heidi Batz, Escarleth López and Angielyn Hernández were stolen with their mothers, Raquel Par, Olga López Rodríguez and Loida Rodríguez, respectively, that were identified after the delivery to U.S. couples.

Norma Cruz, the Foundation for Survivors, told PL that already knows the exact location where they are Heidi and Escarleth, and the persons who have adopted them.

Now is that U.S. authorities must carry out the DNA tests to verify the relationship with the natural mothers and, if positive, refer the children to their country.

Norma Cruz, said the proceeding was delayed a lot and that this was the decision to make a public protest for as long as necessary, until it reaches a response from the diplomatic mission accredited to Guatemala City.

The United States is the first country importer of babies from around the world and we hope that the authorities stop being spectators and just assume their responsibility for the irregularities, noted the activist.

In April the group had conducted a hunger strike in front of the Palace of Government, to demand the investigation of nearly ten thousand cases. , in Guatemala,many of which have been falsified data and identity of children to offer them for adoption. Every year we report as missing, in Guatemala, at least 50 children and most of them go to swell the number of those leaving 5-6000 from the national territory in this way.

The Congress of the Republic has approved a law last December to put an end to this situation and created the National Council of Adoptions, the only entity with the mandate to authorize the release of a minor to a foreign couple.

Original in Italian


Madri guatemalteche protestano davanti all’ambasciata degli USA

PL – Un gruppo di madri guatemalteche ha realizzato un picchetto di fronte all’ambasciata degli Stati Uniti, nella capitale del paese, per esigere la devoluzione delle loro figlie date in adozione in maniera illegale a famiglie degli USA.

Heydi Batz, Escarleth López e Angielyn Hernández sono state rubata alle loro madri, Raquel Par, Olga López e Loida Rodríguez, rispettivamente, che le hanno identificate dopo la consegna alle coppie statunitensi.

Norma Cruz, della Fondazione dei Sopravvissuti, ha detto a PL che già si conosce il luogo esatto dove si trovano Heydi e Escarleth, e le persone che le hanno ricevute.

Adesso sono le autorità nordamericane che devono eseguire le prove del DNA per verificare la parentela con le madri naturali e, se saranno positive, rimandare le bambine nel loro paese.

Norma Cruz, ha detto che il procedimento è stato ritardato molto e che per questo è stata presa la decisione di realizzare una protesta pubblica per tutto il tempo necessario, sino a quando giungerà una risposta della missione diplomatica accreditata a Città del Guatemala.

Gli Stati Uniti sono il primo paese importatore di neonati da tutto il mondo e speriamo che le sue autorità smettano d’essere solo spettatori e assumano le loro responsabilità per le irregolarità commesse, ha segnalato attivista.

In aprile il gruppo aveva realizzato uno sciopero della fame di fronte al Palazzo di Governo, per esigere l’investigazione di circa diecimila casi. in molti dei quali sono stati falsificati i dati e l’identità dei bambini per offrirli in adozione. Ogni anno si riportano come scomparsi, in Guatemala, almeno 50 bambini e la maggior parte di loro passa a ingrossare la cifra di quei 5–6000 che escono dal territorio nazionale per questa via.

Il Congresso della Repubblica ha approvato nel dicembre scorso una legge per porre fine a questa situazione ed ha creato il Consiglio Nazionale delle Adozioni, unico ente con il mandato per autorizzare la consegna di un minorenne a una coppia straniera.

2008 Jun 6